Maria Cristina Galli
  • HOME
  • BIOGRAFIA
  • MOSTRE
  • OPERE
    • L'ASSORDANTE STATO DELLE COSE
    • QUESTO PAESAGGIO È UNA DETERMINAZIONE DEL LINGUAGGIO
    • COME UN DIO CHE DORME
    • QUELLO CHE MI RESTA DI TE
    • NOTES ON THE DARK SIDE OF THE MOON
    • MACCHINA PER FORGIARE CRATERI
    • CHROMA2
    • HO LETTO UN MILIONE DI VOLTE LE TUE PAROLE CHE RESTANO
    • I CORPI DEI CRISTI
    • CHROMA
    • CON VOCE CUPA
    • RICETTARIO ANATOMICO – SWIFT’S BABY SOUP
    • I CINQUE TEMPI
    • ALEPH
    • ARCHIVIO URBANO - SUDARI
    • LIBRI D'ARTISTA
    • MARGINALIA
  • PUBBLICAZIONI
  • CONTATTI
  • §
"Quello che mi resta di te”, 2021 
Letto matrimoniale in ferro, taniche in alluminio e peltro, aromi.
Misure: cm.190 x cm.180 x cm.70

Esiste un vocabolario esclusivo, privato e segreto che ci lega profondamente a chi amiamo. Lo abbiamo inventato per una grammatica di senso incomprensibile agli altri, declinando in esso i nostri sensi, tutti.
All’origine c’è una melodia di suoni e uno scambio di corpi, la replica di gesti sempre nuovi e sapori e odori che mappano il nostro ascolto, luoghi in cui l’appartenenza si fa condivisione. Nel ricordo la musica tace e si mescola al quotidiano, ma la riviviamo tra le pagine, tra gli appunti più profondi, anche quando il resto crolla o cerca un altrove.
C’è un che di primordiale e selvatico nelle evocazioni che l’olfatto è in grado di suscitare, un fattore assoluto che scatena immagini e sensazioni, fino a richiamare l’emozione nativa, il nucleo che racchiude la dimensione autentica della memoria.
Sopra una rete matrimoniale in ferro, una di quelle che non si usano più oramai, riposano e si toccano e si sostengono delle taniche, a volte piene, a volte vuote, o quasi, che custodiscono essenze, aromi, umori di un racconto di vita e di quel che ne resta. Alcuni fogli di questo diario condiviso chiudono le bocche dei ricordi per conservarli con esattezza, anche nel tempo. Ma non dimenticano di parlare la loro lingua particolare. Anche quando, come una camicia, tutto viene cucito su misura per un’altra stanza, inedita e imprevista.

Cecilia Mentasti + Maria Cristina Galli

Cecilia Mentasti
"18 artworks that couldn’t fit in a window", 2021
azione performativa, flessibile a batteria
durata 30’
L'opera è stata esposta nello spazio di co_atto,  Stazione del Passante ferroviario di Porta Garibaldi, a Milano.
https://www.coattoproject.com/portfolio/cecilia-mentasti-maria-cristina-galli/
Powered by Create your own unique website with customizable templates.
  • HOME
  • BIOGRAFIA
  • MOSTRE
  • OPERE
    • L'ASSORDANTE STATO DELLE COSE
    • QUESTO PAESAGGIO È UNA DETERMINAZIONE DEL LINGUAGGIO
    • COME UN DIO CHE DORME
    • QUELLO CHE MI RESTA DI TE
    • NOTES ON THE DARK SIDE OF THE MOON
    • MACCHINA PER FORGIARE CRATERI
    • CHROMA2
    • HO LETTO UN MILIONE DI VOLTE LE TUE PAROLE CHE RESTANO
    • I CORPI DEI CRISTI
    • CHROMA
    • CON VOCE CUPA
    • RICETTARIO ANATOMICO – SWIFT’S BABY SOUP
    • I CINQUE TEMPI
    • ALEPH
    • ARCHIVIO URBANO - SUDARI
    • LIBRI D'ARTISTA
    • MARGINALIA
  • PUBBLICAZIONI
  • CONTATTI
  • §